FAQ Ministero dell'Istruzione su emergenza Coronavirus
Link al sito del Ministero per le domande frequenti su emergenza Coronavirus
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PROCEDURA SELETTIVA PER L’INTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI
DD n. 2200 DEL 6.12.2019 - ASSEGNAZIONE SEDE PER PROPOSTA DI
CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO
Avviso convocazione
Graduatoria
Posti disponibili
CONVOCAZIONE GIORNO 27- 28 FEBBRAIO 2020
Fonte:www.http://www.csa.cs.it/Anno2019/html/reclutamento_19.html.
Un utile strumento educativo per un uso responsabile della Rete e, in particolare dei social media, è il Manifesto della comunicazione non ostile, frutto dell’impegno dell’associazione no-profit Parole O _Stili, nata a Trieste nell’agosto 2016, con «l’obiettivo - si legge sul sito https://paroleostili.it/ - di responsabilizzare ed educare gli utenti della Rete a scegliere forme di comunicazione non ostile».
Parole O_Stili «si rivolge a tutti i cittadini consapevoli del fatto che “virtuale è reale”, e che l’ostilità in Rete ha conseguenze concrete, gravi e permanenti nella vita delle persone.
Parole O_Stili lavora con le scuole, le università, le imprese, le associazioni e le istituzioni nazionali e territoriali per diffondere le pratiche virtuose della comunicazione in Rete e per promuovere una consapevolezza diffusa delle responsabilità individuali».
Il Manifesto della comunicazione non ostile, scrivono gli estensori, «è nato in Rete e per la Rete. È una carta che elenca dieci princìpi di stile utili a migliorare lo stile e il comportamento di chi sta in Rete. È un impegno di responsabilità condivisa. Vuole favorire comportamenti rispettosi e civili. Vuole che la Rete sia un luogo accogliente e sicuro per tutti».
C’è un «potere delle parole: commuovono, uniscono, scaldano il cuore. Oppure feriscono, offendono, allontanano. In Rete, spesso l’aggressività domina tra tweet, post, status e stories. È vero che i social media sono luoghi virtuali, ma è vero che le persone che vi si incontrano sono reali, e che le conseguenze sono reali. Per questo oggi, specie in Rete, dobbiamo stare attenti a come usiamo le parole».
Da queste premesse, da questa consapevolezza, è nato il Manifesto, che Cisl Scuola Cosenza porta all’attenzione di chi insegna o, comunque, è impegnato nell’ambiente scolastico o in attività educative, perché può davvero costituire per gli studenti (ma non solo…) un’ottima base di riflessione condivisa.
Alleghiamo il testo che può comunque essere letto e scaricato in diversi formati cliccando sul link https://paroleostili.it/manifesto/
«Parole O_Stili nasce dall’entusiasmo di circa 300 professionisti, della comunicazione d’impresa e della comunicazione politica, influencer, blogger, a cui in seguito si sono aggiunti molti insegnanti, studenti, imprenditori, professionisti… Sono persone diverse, accomunate dalla volontà di rendere la Rete un luogo meno violento, più rispettoso e civile. Ognuno si impegna a contrastare i linguaggi d’odio in Rete e lo fa aderendo al Manifesto della comunicazione non ostile» (https://paroleostili.it/).
Nel pubblicare i momenti del seminario tematico svoltosi oggi presso l'aula magna dell'I.I.S. "GARIBALDI-ALFANO-DA VINCI" di Castrovillari, la segreteria provinciale e il segretario generale Enzo Groccia esprimono il loro vivo ringraziamento per l'ospitalità e la preziosa collaborazione prestata dall'Istituto ospitante, nella persona della Dirigente Dott.ssa Elisabetta Cataldi.
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MATERIALI PER UN’EDUCAZIONE ALLA PACE
«Come costruire un cammino di pace e di riconoscimento reciproco? Come rompere la logica morbosa della minaccia e della paura? Come spezzare la dinamica di diffidenza attualmente prevalente?». Essere «artigiani della pace aperti al dialogo senza esclusioni né manipolazioni»
Se qualcuno è alla ricerca, per la propria attività didattica o per altre ragioni, di materiali di riflessione sul tema della pace, il messaggio che Papa Francesco ha proposto il 1° gennaio scorso, in occasione della LIII Giornata mondiale dedicata all’argomento, può essere davvero utile.
Nel titolo – La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica – è sintetizzata l’idea di un cammino da percorrere, di una speranza cui dare concretezza con pazienza sulle strade di noi, donne e uomini di questo tempo, a qualunque livello, dalla vita personale a quella sociale e politica, dall’ordinarietà della vita quotidiana alla responsabilità delle grandi scelte globali: «Sperare nella pace – scrive Francesco all’inizio del testo – è un atteggiamento umano che contiene una tensione esistenziale, per cui anche un presente talvolta faticoso “può essere vissuto e accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino”. In questo modo, la speranza è la virtù che ci mette in cammino, ci dà le ali per andare avanti, perfino quando gli ostacoli sembrano insormontabili».
Il documento è breve, come nella tradizione avviata cinquantatrè anni fa da Paolo VI: propone l’argomento, lo sviluppa fornendo una serie di elementi di riflessione, suggerisce possibili percorsi operativi e formativi. Ogni 1° gennaio, infatti, viene offerta, in relazione alla ricerca della pace, una chiave di lettura diversa: qualche anno fa, ad esempio, il contrasto alle nuove forme di schiavitù, dalla tratta degli esseri umani allo sfruttamento attraverso il lavoro “in nero” irrispettoso della dignità della persona, o gli immigrati e i rifugiati (con la scelta di una terminologia che aiuta a inquadrare correttamente il fenomeno mondiale delle migrazioni). Si tratta, è bene tenerlo presente, non di libri dei sogni, ma di documenti caratterizzati anche da un grande realismo, in cui l’interpretazione cristiana della situazione è accompagnata da uno sguardo laicamente attento alla situazione del nostro tempo così com’essa è.
Il messaggio del 2020 si articola in cinque paragrafi:
Ci fermiamo qui, perché si fa a prima a leggere direttamente il testo di Papa Francesco, che si trova con un “clic” su questo link:
Può essere utile e interessante leggere anche il breve saluto che il Presidente Mattarella ha indirizzato al Papa, ringraziandolo per le provocazioni che giungono dal messaggio alla coscienza di ciascuno (https://www.quirinale.it/elementi/42658). Ne riportiamo solo un passaggio, in cui ricorda due iniziative annunciate da Francesco: «(…) L’incontro internazionale in programma ad Assisi che consentirà a circa 500 giovani economisti e imprenditori di confrontarsi sulla definizione di modelli economici che – lontano da predatorie logiche dello scarto – rafforzino sempre più la componente etica indispensabile per promuovere una economia più giusta, inclusiva e sostenibile. (…) L’evento dedicato alla ricostruzione di un “Patto educativo globale”, che, nel maggio prossimo riunirà rappresentanti istituzionali e di organismi internazionali, personalità accademiche e studenti per un dialogo sulla necessità di investire in un rinnovato cammino educativo per la maturazione di una nuova solidarietà universale». Il Capo dello Stato non manca poi di evidenziare che «il pressante invito» del Papa «a sperare nella pace si manifesta anche nella chiamata a una “conversione ecologica”, preludio di uno sviluppo autenticamente sostenibile, umano e integrale» e che «la tutela del patrimonio naturale, così come di quello culturale e artistico, è uno dei principi costituzionali della Repubblica Italiana».
Un’intervista di commento al messaggio pontificio si può trovare qui:
Roma, 30 gennaio 2020
UFFICIO STAMPA CISL SCUOLA